Un anno fa ho conosciuto RAFFAELLO e la sua famiglia. L’ho conosciuta, e non per caso. Io sono un medico e lui era uno dei miei pazienti: aveva quattro anni ed era affetto da neuroblastoma. ORA RAFFAELLO È UN ANGELO. Per tutti i lunghi mesi di ricovero (circa 10, con sole pochissime pause a casa) lui e i suoi genitori hanno lottato contro la malattia ed hanno sempre, dico sempre, rispettato le “nostre” regole.
Per chi non è del campo questo vuol dire che RAFFAELLO ha ricevuto sempre pochissime visite, non è mai uscito dal suo piccolo regno (una stanzina di pochi metri…), ed è entrato in una bolla lontano dal mondo normale dei bimbi della sua età senza uscirne mai più. Persino il suo ultimo compleanno l’ha festeggiato solo con noi camici bianchi. Tutto nella convinzione e nella speranza di poter lottare contro il cancro! Un giorno, mesi dopo, la sua mamma mi ha chiesto: ”Ho sbagliato a non fargli festeggiare normalmente il suo ultimo compleanno?”.
Che vita è quella di un bimbo malato e “rinchiuso” dentro un ospedale? Che vita è quella senza fratelli e sorelle, senza amici, senza scuola, senza gli altri? Che cosa si può fare per migliorarla?
Da queste riflessioni è nata l’idea di creare uno spazio di vita normale per “i piccoli vicini di stanza di RAFFAELLO”, spettacoli, gite, viaggi e tutto ciò che possa permettere ai nostri piccoli pazienti, ricoverati nel Centro di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Salesi di Ancona, di dimenticare la loro malattia per qualche giorno, o almeno per qualche ora.
Per raggiungere questi obiettivi abbiamo aperto un conto corrente postale, dove si possono effettuare delle donazioni, c.c. postale n. 85041705
intestato a “Associazione Raffaello” Località Arcofiato n.24 – 62032 CAMERINO MC
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